Finalmente anche in Italia possiamo vantare la prima casa certificata “Passivhaus Plus” e con orgoglio condivido questa notizia visto che è stata costruita e realizzata nelle zone in cui sono cresciuta ovvero a Chiaverano, piccolo comune in provincia di Torino, già noto per essere entrato a far parte nel 2002 del circuito di Città Slow, la rete italiana del buon vivere grazie al suo ambiente naturale e al suo tessuto sociale e culturale.
Ma torniamo alla Passive House, di che cosa si tratta vi chiederete. Una Casa Passiva (o Passive House) si distingue per altissimi livelli di qualità di vita, grazie ai suoi ridottissimi fabbisogni energetici. Questi livelli vengono raggiunti grazie soprattutto all’altissima qualità costruttiva dei componenti utilizzati, denominati appunto “componenti passivi” (per esempio finestre a taglio termico, materiali isolanti, impianti per il recupero del calore) . Ogni Casa Passiva è un contributo attivo alla protezione dell’ambiente. L’ aspetto esteriore di una Casa Passiva non deve per forza essere diverso da quello di una casa definita “tradizionale”. Quindi con le costruzioni passive, si definisce uno standard energetico senza limitazioni ai modi di progettare e costruire.
Le case passive sono una specializzazione degli edifici a basso consumo energetico. Decisivi sono i momenti di progettazione e di risoluzione dei dettagli costruttivi. Sono concepite ed ideate affinché i fabbisogni energetici residui, possano essere soddisfatti attraverso l’impianto di ventilazione interno. Il fabbisogno di calore necessario è così ridotto che può anche essere fornito dalle comuni lampade ad incandescenza. Per una stanza di 20 m2 sono sufficienti due lampade da 100 Watt, persino negli Inverni più freddi. Naturalmente, non si fa affidamento a lampade ad incandescenza per supplire a questo fabbisogno, bensì a sistemi decisamente più efficienti.
La potenza di riscaldamento necessaria per un appartamento nel giorno più freddo dell’anno è inferiore alla potenza di un asciugacapelli.
(cit. phi-italia.it)
I vantaggi di una casa passiva sono innanzitutto un altissimo comfort interno, altissima qualità dell’aria interna per tutto l’anno ed in tutti gli ambienti, ridotti costi per il riscaldamento, una bassa dipendenza energetica ed un ridottissimo impatto ambientale. Una casa passiva si può paragonare ad un vero e proprio schermo protettivo da cui il calore non fuoriesce, un sacco a pelo che ci riscalda con il calore del nostro stesso corpo. Il fabbisogno energetico estremamente ridotto delle case passive, permette l’utilizzo delle fonti rinnovabili non solo come integrazione, ma come fonte principale di energia durante tutto l’anno.
La casa t°P, questo il suo nome, è la prima di cinque case al mondo certificate Passivhouse Plus. Nel 2015, venticinque anni dopo il progetto pilota Passivhaus di Darmstadt, la Germania ha ospitato un ennesimo esempio di edificio ad alto livello di efficienza energetica. La casa monofamiliare di Otigheim, cittadina situata nella Germania meridionale. Nel caso della t°P, l’abitazione monofamiliare è stata concepita e sviluppata grazie alla sensibilità sul tema del risparmio energetico ed alle idee particolarmente lungimiranti dei committenti che si sono affidati ai professionisti dello studio Zeropositivo Architetti, esperti nell’ambito degli edifici passivi ed a basso consumo energetico. Il paesaggio che circonda la nuova t°P è quello delle colline dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Lo scenario, direi suggestivo e se non ci siete mai stati vi consiglio una gita fuori porta, è stato fonte di ispirazione sia per i committenti che per gli architetti. I progettisti si sono dovuti inserire in un contesto paesaggistico di alto livello, ed hanno deciso di farlo traendo spunto dal paesaggio circostante con lo scopo di costruire e abitare una casa in totale armonia con la natura.
Non mi addentrerò nelle specifiche tecniche costruttive, ma se siete interessati vi consiglio di leggere l’interessantissimo e dettagliato articolo uscito su architetturaecosostenibili.it
Poter vivere in una casa passiva a basso impatto ambientale immersa nella natura rimane uno dei miei sogni, che tra qualche anno penserò di realizzare.
Voi cosa ne pensate? …
Un pensiero riguardo “Passive House: il mio sogno a impatto 0”