Sostenibilità come valore fondante nella progettazione luxury-retail

La sostenibilità è diventata un elemento importante e fondamentale nei processi di produzione e nel progetto creativo ed estetico di ogni azienda, che sia nel mondo del beauty o nell’abbigliamento, come anche negli spazi commerciali ed espositivi delle stesse aziende.

Le scelte progettuali messe in atto per gli spazi di vendita possono portare migliori qualità bioclimatiche e performance architettoniche.

E’ possibile, in fase di progettazione, individuare soluzioni sempre più rispettose dell’ambiente e attente ai consumi energetici, trovando caratteristiche migliorative nei materiali e nelle finiture, nel rispetto dei singoli store concept studiati da ciascun marchio

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Il fine ultimo è quello di stimolare lo sviluppo di un’architettura degli spazi retail più innovativa e sostenibile, attenta sia al benessere indoor che alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti, ambientale ma anche antropica, energetica, economica e gestionale.

Ma partiamo dal principio, che cosa si intende per sostenibilità nelle aziende e negli spazi commerciali (retail) ? Quali sono i concetti di bioarchitettura e bioclimatica applicabili nel luxury-retail.

La bioclimatica è la disciplina in ambito architettonico che promuove una progettazione tecnicamente avanzata dal punto di vista delle tecnologie e metodologie utilizzate, dei materiali scelti, dell’impatto fisico-chimico sull’uomo e sull’ambiente, oltre a garantire, se ben applicata, una sostanziale ottimizzazione del piano dei costi.

Si tratta di un insieme di Best practice applicabili  in campo progettuale e ottenerne nel breve periodo un beneficio economico di performance oggettivo, conoscere e utilizzare la bioarchitettura, ossia una disciplina che considera in ogni suo passaggio innanzitutto le conseguenze chimico-fisiche sull’uomo, oltre all’impatto sull’ambiente.  Controllando questi due aspetti, consente di mappare e ridurre con esattezza i costi di tutto il ciclo di vita di un retail, mantenendone la qualità attesa e garantendone performance migliori. 

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Un retail è innanzitutto un luogo di lavoro per molte persone, che vi passano l’intera giornata, e che sono a contatto con materiali e impianti che possono avere un impatto ottimale e non, su di esse. Oltre a ciò, un negozio è un luogo di visita da parte di persone che vi passano un tempo molto inferiore, ma che devono comunque trovare condizioni di massimo benessere possibile, e nulla che alteri lo stato di attenzione.

Ma partiamo dall’inizio, il Concept.  Alla base della definizione di uno spazio di vendita c’è un’idea, originale e unica: il Concept appunto. Nel realizzarlo, è possibile oggi accedere ad una quantità enorme di alternative e tecnologie che incrementano sensibilmente la sostenibilità del retail, realizzando un Concept che risponda agli obiettivi del Brand, ma senza ignorare gli effetti antropici che alcune scelte progettuali esercitano sull’organismo umano.

Oggi l’architettura e l’edilizia offerte sul mercato sono spesso di qualità inferiore a quella che si potrebbe pretendere. Informando la committenza è possibile creare una concorrenza sana, un’architettura proiettata all’innovazione e dunque una maggiore ricerca e offerta di materiali e tecnologie di qualità sul mercato.

Per progettare e realizzare al meglio uno show-room bisogna mettere in pratica tre protocolli messi a punto per dare massima qualità bioclimatica e massima performance tecnica ad ogni struttura, ovvero LCA (Life Cicle Assesment), LCCA (Life Cycle Cost Analysis) e BIM (Building Information Modeling).

Nello specifico, LCA e LCCA sono metodologie di composizione e valutazione dei costi di ristrutturazione/costruzione di un retail, che vanno a considerare tutti i costi su tutto il ciclo di vita dell’immobile, dalla sua definizione alla sua dismissione. Tale approccio rivoluziona il modo di costruire e di conseguenza rivoluziona le valutazioni di convenienza economica e i piani di rientro economico degli investimenti.

La progettazione BIM (Building Information Modeling), è una progettazione avanzata in 3D che consente un capillare controllo tecnico ed economico di ogni passaggio progettuale e di realizzazione del retail, e successivamente una ottimale gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria, con un beneficio sul bilancio dei costi generali di almeno il 30% su tutto il processo rispetto ad un percorso classico.

Se volete approfondire l’argomento, la Cnmi-Camera nazionale della moda italiana  ha da poco pubblicato i “Principi Cnmi per la sostenibilità del retail” dove troverete specifiche su ogni aspetto della bioarchitettura e sostenibilità applicata al retail.

Realizzato dal Centro Studi per la Sostenibilità Applicata Goldmann & Partners con il sostegno dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura e il patrocinio di Associazione Tessile e Salute, il documento è frutto dell’attività di un gruppo di lavoro tecnico formato dai marchi Ermenegildo Zegna, Giorgio Armani, Gucci, Prada, Salvatore Ferragamo e Versace e del Tavolo di Lavoro per la Sostenibilità che vede la partecipazione anche di Bottega Veneta, Fendi, Loro Piana, Moncler, Otb, Tod’s e Valentino.

Fai clic per accedere a linee_guida2_it.pdf

 


 

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