Ammetto di essere una divoratrice di documentari e la piattaforma di Netflix sta divenendo per me una buona fonte. Proprio ieri ho visto un docu-film “The Great Hack” che consiglio a tutti, che parla di come la società Cambridge Analytica sia diventata simbolo del lato oscuro dei social media dopo le elezioni presidenziali americane del 2016 e della Brexit. Il punto focale è la raccolta dati che queste società fanno senza la nostra autorizzazione grazie a social network, primo fra tutti Facebook, e riutilizzano per profilarci e grazie a algoritmi sofisticati a riproporci argomenti e fake news creati ad hoc. La questione è proprio lo sfruttamento dei dati personali, lo strapotere delle grandi piattaforme tech e la relativa facilità con cui queste possono essere sfruttate per fini propagandistici e politici. Ma vi chiederete cosa centra tutto questo con l’architettura d’interni? Essendo questo un Blog dedicato principalmente proprio all’architettura d’interni e alle nuove tendenze del settore “CASA”.
Vi risponderò subito. Si sente sempre più spesso parlare di Case Smart, ed ultimamente anche di SMART CITY . Che cos’è una smart city?
Wikipedia la definisce così: La città intelligente (smart city) in urbanistica e architettura è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita» grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.
Ovvero grazie alla messa in rete di ogni servizio, attraverso i nostri smartphone possiamo monitorare qualsiasi aspetto della nostra città, delle nostre case.
Ma quanto una città può diventare intelligente prima di risultare pericolosamente invadente? La visione delle Smart City, che pareva la panacea di tutti i mali fino allo scorso decennio, inizia oggi a mostrare i suoi lati oscuri. L’utilizzo delle tecnologie digitali, le meraviglie dell’ Internet of Things e la geolocalizzazione sempre più pervasiva, promettono sicurezza, efficienza, ottimizzazione die consumi e delle risorse. Potremo riassumere tutto in un unica parola: Controllo.
La domanda che mi pongo e che vi pongo è : ne vale la pena?
Quanto davvero siete disposti a farvi controllare?
“L’idea utopica della rete e delle tecnologie smart come strumenti di partecipazione alla vita collettiva – scrive il futurologo Bruce Sterling – ha ceduto il passo, nella realtà, ad un modello fondato sulla sorveglianza. Metropoli come Singapore, Dubai, Los Angeles, Toronto, Shangai progettano rete di raccolte dati che sfruttano telecamere di sicurezza e sensori di ultima generazione, incorporati nei semafori e nelle auto a guida autonoma, nei termostati e nelle luci a led, nei muri degli edifici e nell’asfalto delle strade. Un sistema dinamico di rilevamento costante, nutrito ulteriormente e volontariamente dagli stessi cittadini attraverso l’uso dello smartphone, app e social network.”
Dati personali e informazioni sono già merce preziosa per le aziende (facebook grazie a ciò fattura 1 miliardo di dollari l’anno), ma stanno diventando armi eccezionali anche per la politica (vedi Cambridge Analytica). Le nuove frontiere delle Smart City si chiamano riconoscimento facciale e social rating, la Cina le sta già applicando con, oserei dire inquietante, successo.
Il Grande Fratello Orwelliano è ormai superato.
Un pò di numeri per voi:
2,5 MILIARDI – I POSSESSORI DI SMARTPHONE NEL MONDO NEL 2019 (675 MILIONI SOLO IN CINA)
205 MILIARDI – IL NUMERO DI APP SCARICATE NEL 2018, PER IL 2022 SE NE PREVEDONO 258 MILIARDI.
2,27 MILIARDI – GLI UTENTI MENSILI SU FACEBOOK NEL 2019
32 – I SATELLITI IN ORBITA ATTIVI PER LA GEOLOCALIZZAZIONE
350 MILIONI – LE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA INSTALLATE NEL MONDO NEL 2016 ( IN CINA SI ARRIVERA’ A 626 MILIONI NEL 2020)
A proposito di documentari, l’hai visto La principessa e l’aquila?
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Ciao Wwayne, no non l’ho visto. Di cosa parla?
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Di falconeria. Messa così sembra una cosa noiosissima, invece vedrai che è molto avvincente. E lo stesso vale per questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2019/08/18/un-grande-uomo/. Grazie per la risposta! 🙂
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